Foreste, Cultura e Visione: Un Viaggio tra Arte e Natura
Nel 2024, il mio lavoro si concentra su l’arte tra foreste e tradizioni, un dialogo che esploro attraverso tele naturali e tessuti autentici, fondendo la bellezza della natura con la profondità culturale.
Dopo anni di esplorazione artistica con il progetto Tuffatrici, dedicato alle donne che parteciparono alle Olimpiadi di Anversa del 1920, il mio percorso creativo si evolve verso un nuovo tema: le foreste. Se in Tuffatrici celebravo la resilienza e il coraggio femminile, oggi il mio lavoro si concentra sulla fragilità e la forza della natura. Le foreste, con la loro maestosità, diventano protagoniste del nostro futuro.
Le mie nuove opere, alte oltre due metri, immergono lo spettatore in paesaggi tra sogno e realtà. L’ispirazione viene dalle foreste lungo il fiume Mincio, tra Veneto e Lombardia, che osservo ogni giorno dal mio studio. Questi luoghi unici si intrecciano con un dialogo tra uomo e ambiente, tra l’effimero e l’eterno.
Un’Armonia tra Visioni e Natura
Le pennellate fondono astrazione e realismo, creando spazi evocativi. I verdi intensi, i marroni profondi e le ombre blu disegnano una natura viva e pulsante. Le tele che utilizzo non sono solo superfici per dipingere, ma portano con sé una storia intima e culturale.
Molte delle mie opere sono realizzate su tela naturale e grezza, che amplifica il senso di autenticità e connessione con la terra. Uso anche tessuti tradizionali come il DEGERMI albanese, un cotone sottile che simboleggia il legame tra passato e presente. Questo tessuto, tramandato di generazione in generazione, veniva indossato dalle donne del Nord Albania come velo, per modestia e tradizione. Oggi, lo utilizzo per ricordare la bellezza e la resilienza di queste donne.
Espressione Materica nell’Arte tra Foreste e Tradizioni
La trama grezza e i toni naturali dei tessuti evocano radicamento e appartenenza. Alcuni supporti ricordano le cortecce degli alberi, con venature e imperfezioni uniche. Altri evocano antiche mappe, con fibre che sembrano sentieri verso una riflessione profonda sul rapporto tra uomo e natura.
I materiali scelti trasformano ogni opera in un’esperienza tattile e visiva, dove il supporto non è solo uno sfondo, ma parte integrante del racconto. Come un albero che conserva la sua storia nei suoi anelli, anche i miei supporti raccontano ciò che li ha plasmati.
Arte tra Foreste e Tradizioni: Un Ponte tra Natura e Cultura
La fusione di culture e passioni guida questo progetto. Attraverso le mie opere, creo un ponte tra passato e presente, tra l’eredità delle donne della mia famiglia e il linguaggio universale della natura. Le foreste, con la loro bellezza incontaminata e il loro equilibrio fragile, simboleggiano la necessità di proteggere ciò che è prezioso e insostituibile.
Le pennellate su tela naturale e tessuti intrecciano storie di resilienza e armonia. L’uso di materiali semplici e autentici, carichi di memorie ancestrali, crea un dialogo tra la vitalità della foresta e la trama della vita umana. Ogni opera diventa così un racconto stratificato, dove natura e cultura si incontrano per celebrare ciò che è fragile ma essenziale.
Un Invito alla Riflessività sull’Arte tra Foreste e Tradizioni
Queste tele sono il risultato di un viaggio artistico che abbraccia l’eredità culturale albanese e il paesaggio italiano. Uniscono mondi lontani in un dialogo armonioso. Invito chi osserva queste opere a immergersi in un’esperienza sensoriale e a riflettere sull’importanza di ciò che ereditiamo, dalla natura e dalla cultura.
Come il DEGERMI è stato tramandato per generazioni, anche le foreste ci ricordano la responsabilità di custodire ciò che abbiamo per il futuro. Attraverso queste tele, invito lo spettatore a celebrare la bellezza, a meditare sulla fragilità e a farsi custode di un mondo che chiede di essere salvaguardato.
Il DEGERMI
Nella foto mia madre che indosa il degermi
Il DEGERMI è un tessuto tradizionale albanese realizzato in cotone sottile, noto per la sua leggerezza e delicatezza. Storicamente, è stato utilizzato principalmente dalle donne del nord dell’Albania come velo o copricapo in diversi contesti sociali e culturali.
Questo pezzo di stoffa ha radici profonde nelle tradizioni e nella vita quotidiana, diventando nel tempo un simbolo di identità, modestia e appartenenza culturale.